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Le protesi scoppiano in aereo?

E’ vero che le Protesi al Seno Scoppiano in Volo?

Possiamo affermare che tra le numerose leggende metropolitane attribuibili alla chirurgia estetica quella delle protesi che scoppiano in aereo è decisamente la più bizzarra. Pur tuttavia ancora oggi questo è un quesito e un timore che alcune candidate all’intervento di mastoplastica additiva sollevano prima di sottoporsi all’intervento. Ebbene è impossibile che ciò accada perché i materiali impiegati per le protesi mammarie anche in caso di fortissime sollecitazioni non vanno incontro ad alterazioni di forma o volume dell’impianto né tantomeno dispersione di parti della protesi stessa che nella maggior parte dei casi è costituita attualmente da silicone coesivo. Tutte queste caratteristiche fanno si che le protesi, come è ovvio sottolineare una volta di più, siano immuni agli agenti pressori ed atmosferici circostanti

Interventi di Mastoplastica Additiva a Roma, Tivoli e Frosinone

Se desideri maggiori informazioni sugli interventi di mastoplastica additiva del seno, contattaci e prenota una visita presso i nostri centri specializzati.

 

Il Botulino è realmente sicuro?

L’utilizzo del Botulino è rischioso?

Si può tranquillamente affermare che la procedura dell’utilizzo del botulino, se effettuata da medici specialisti in possesso della necessaria esperienza e preparazione, è estremamente sicura.
A conferma di ciò val la pena ricordare che questo farmaco è impiegato già dal secolo scorso per la cura degli spasmi involontari della palpebra(blefarospasmo) e da oltre 20 anni in medicina estetica per il miglioramento delle rughe di espressione della fronte e della regione perioculare.
Le approvazioni ottenute dal Fda, il severo organo di controllo statunitense non fanno che rafforzare queste certezze.
Non dimentichiamoci poi che dopo alcuni mesi il farmaco viene completamente riassorbito dall’organismo, e così anche i poco rilevanti effetti collaterali della metodica che sono comunque da tempo prevedibili e ampiamente gestibili scompaiono precocemente.

Trattamenti con Tossina Botulinica a Roma, Tivoli e Frosinone

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Come Riconoscere i Nei Maligni?

Spesso si dice che i nei siano un carattere distintivo talvolta addirittura un segno di fascino e bellezza. Nell’immaginario collettivo indimenticabile è il volto da duro “impreziosito” da un vistoso neo sullo zigomo del Robert de Niro di “Taxi Driver” per non parlare della graziosa piccola protuberanza sulla guancia della splendida Marilyn Monroe, icona immortale di bellezza femminile. Quando si parla di nei tuttavia si entra in un mondo molto variegato di lesioni della pelle che possono avere una valenza certamente estetica ma anche e soprattutto un’importante rilevanza clinica.

SOGGETTI PIU’ PREDISPOSTI AI TUMORI DELLA PELLE

Ci sono dei soggetti più predisposti ai tumori della pelle? Quando preoccuparsi veramente per un neo? I soggetti maggiormente a rischio per i tumori cutanei sono i fototipi più chiari con carnagioni che sono evidentemente più suscettibili ai danni del sole che come sottolineato non è certamente un alleato della salute della nostra pelle. Anche la familiarità è importantissima e pertanto un rischio maggiore lo si ha per soggetti con genitori o parenti diretti con storia clinica di melanoma e di epiteliomi, l’altra varietà di tumori maligni della cute.

Recenti linee guida hanno tuttavia messo in evidenza come l’incidenza di melanoma in soggetti chiari di carnagione sia tutto sommato sovrapponibile a quella dei pazienti con un fototipo più elevato e come il numero complessivo dei nei di un soggetto non sia necessariamente commisurato e proporzionale alla loro potenziale pericolosità. In media ogni adulto ha complessivamente circa 25 nei con tutte le variabili del caso. In altre parole, ci possono essere soggetti con centinaia di nei su tutto il corpo, tutti di natura benigna viceversa pazienti con poche lesioni alcune delle quali però con importanti caratteri di atipia (colore scuro, margini frastagliati).

LE ETA’ PIU’ A RISCHIO

I nei possono comparire sin dalla nascita (nevi congeniti, nevi giganti) anche se tendono a moltiplicarsi con lo sviluppo e la maggiore età. I nei dei neonati sono rari ma talvolta assumono notevoli dimensioni (nevi congeniti giganti) diventando esteticamente addirittura invalidanti, motivo per cui con la crescita il più delle volte si procede all’asportazione chirurgica.

Non esiste una età predefinita in cui un neo può manifestarsi ed eventualmente preoccupare ma le lesioni neviche comparse ex novo dopo i 30 anni sono certamente meritevoli di una più particolareggiata attenzione. Le lesioni della pelle sono molteplici e pertanto per un non addetto ai lavori è estremamente difficile distinguere un neo da una macchia o da una lentiggine.

Per sfatare un falso mito non è necessariamente vero che in età adulta e con il passare degli anni la pelle si riempia di nei. Anche se la cute più matura è molto più “maculata” spesso si tratta di lesioni più superficiali come macchie e cheratosi solari che possono assumere caratteristiche relativamente simili e che invece non sono altro che la risposta di “difesa” del nostro organismo al crono e fotoaging ovvero agli insulti ripetuti e reiterati nel tempo rispetto al sole ed ai raggi ultravioletti. Non è un caso che in età avanzata ed in soggetti con una forte attitudine all’esposizione solare il numero di macchie e lesioni anche di natura cancerosa della pelle sia in numero maggiormente elevato.

COME RICONOSCERE I NEI MALIGNI?

Non tutti i nei sono uguali come detto e soprattutto non tutti i nei hanno caratteristiche che li rendono meritevoli di attenzione dermatologica. Così a fianco dei nevi melanocitici di cui abbiamo parlato distinguiamo anche i nevi dermici che invece sono delle lesioni praticamente sempre di natura benigna, rilevate rispetto alla cute, qualche volta di dimensioni considerevoli e in alcuni casi poco gradevoli esteticamente. Sono caratteristici quelli del collo ma soprattutto del viso.

Insomma dal tanto esaltato neo di Marilyn a quello del naso della “strega cattiva” delle fiabe il passo è breve poiché si tratta di lesioni della medesima natura benigna che però assumono valenza estetica completamente diversa.

CONSIGLI PER LA PREVENZIONE DEL MELANOMA

In ambito medico e dermatologico negli ultimi decenni in tutto il mondo ci si sta prodigando in campagne di prevenzione del melanoma, attraverso la massiccia sensibilizzazione a controlli periodici dallo specialista dermatologo e ad evitare un’esposizione al sole ed ai raggi UV scriteriata e prolungata nel tempo. Di fondamentale importanza è inoltre l’opportunità, seguendo semplici linee guida, di poter fare una sorta di primissima autodiagnosi “fai da te” che mette nelle condizioni ciascuno di poter effettuare una primissima valutazione.

Quali sono quindi i consigli per poter convivere serenamente con i propri nei?

1. Mappatura dei nei con apparecchi di videodermatoscopia

Sicuramente effettuare la mappatura di tutte le lesioni della pelle con i sofisticati apparecchi di videodermatoscopia (epiluminenza) che hanno la capacità di computerizzare i dettagli delle lesioni ed i nei in movimento e valutarne gli eventuali cambiamenti nel corso del tempo.

Si tratta di una procedura a zero invasività che si può effettuare in qualsiasi periodo dell’anno purché prima dell’esposizione al sole poiché come è noto in presenza di abbronzatura i nei possono risultare alterati per un eccesso di melanina.

2. Diagnosi dei nei con valutazione ABCDE

Importantissima è anche la diagnosi mediante la valutazione del cosiddetto ABCDE (asimmetria, bordi, colore, dimensione, evoluzione) del neo, quindi constatare, anche da soli, eventuali cambiamenti di colore, di forma e di dimensioni che possono destare un sospetto e spingerci ad effettuare il passo successivo ovvero il controllo da uno specialista.

ASPORTAZIONE CHIRURGICA DEI NEI

La dermatochirurgia con o senza l’ausilio della tecnologia laser si occupa dell’asportazione di tutte le lesioni di interesse dermatologico e consiste in una procedura semplice e ambulatoriale che viene effettuata in anestesia locale e che permette di prelevare un frammento di cute che poi viene inviato per essere analizzato fornendo quindi una diagnosi certa e definitiva (esame istologico). L’asportazione di un neo, sia che esso venga effettuato per un sospetto clinico ed a maggior ragione per fini puramente estetici comporta sempre e comunque come esito una cicatrice che sarà più o meno piccola in relazione alla grandezza del neo.

È pertanto indispensabile che queste procedure vengano effettuate pertanto da uno specialista, meglio se possibile chirurgo estetico poiché in possesso di tecniche di sutura più “raffinate” che possono garantire una migliore qualità della cicatrice residua e quindi un risultato estetico ottimale soprattutto per zone particolarmente esposte come ad esempio il volto.

VISITE DERMATOLOGICHE A ROMA, FROSINONE E TIVOLI

Se desideri una diagnosi accurata, prenota una visita specialistica di mappatura dei nei presso i nostri centri specializzati.

 

5 consigli da leggere prima di fare la mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva, ovvero l’aumento del seno, è l’operazione più richiesta dalle donne. Viene praticata mediante l’impianto di protesi in gel di silicone coesivo, rivestito da una membrana testurizzata. Questi materiali garantiscono una naturalezza ed una resistenza decisamente superiore al passato.

Prima di sottoporsi all’operazione è bene imparare a conoscerne meglio tutte le caratteristiche.

Durata della mastoplastica additiva

Fare la prima mastoplastica additiva non significa essere sicuri che le protesi non dovranno essere mai cambiate più per il resto della vita. poiché il corpo va incontro a notevoli modificazioni con il passare degli anni ed anche le protesi possono modificarsi.

Tuttavia è altrettanto vero che la sicurezza estrema della nuova generazione di questi impianti ci fa affermare che una mastoplastica additiva può durare anche per sempre.

Costo della mastoplastica

I costi sono molto variabili, partono da 5.000 euro ed è meglio evitare chi propone prezzi più bassi. Ricordiamo che dopo alcuni incidenti risalenti al 2011, è nato il registro delle protesi mammarie, in cui ogni specialista deve registrare l’intervento, il tipo di protesi e la fatturazione, in maniera da evitare il nero e soprattutto l’impiego di materiali di scarsa qualità che come è ovvio hanno un costo molto inferiore.

La convalescenza dopo la mastoplastica

Solitamente è sufficiente una settimana per riuscire a tornare a lavoro, a meno che non si faccia un lavoro manuale. Non si sarà ancora al top della forma, ma si potranno riprendere le normali attività. La convalescenza si allunga in caso di impianto dietro al muscolo, preferito qualche volta per la maggior naturalezza nei casi di pazienti con un seno di partenza molto piccolo.

Mastoplastica e allattamento o gravidanza

Si hanno pochi numeri a riguardo del rapporto tra mastoplastica e allattamento in qualsiasi caso il rischio di difficoltà nell’allattamento è minimo, seppure esista la possibilità che l’incisione dell’areola danneggi i dotti riducendo transitoriamente la possibile produzione di latte.

A distanza di qualche anno dall’intervento questo aspetto diventa invece irrilevante.

Mastoplastica con grasso autologo

È una nuova tecnica, adatta a poche persone, poiché la paziente deve disporre di una quantità di grasso sufficiente per permettere un prelievo in buone condizioni. Inoltre consente di aumentare solo moderatamente la dimensione del seno.

Mastoplastica additiva a Tivoli e Frosinone

Rivolgendoti a Spheramed potrai avere un consulto medico specialistico per la scelta dell’intervento che fa al caso tuo.

Per avere maggiori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile compilare il form che segue o telefonare:

  • Sede di Frosinone: 3290077300
  • Sede di Viterbo: 3290077300

Rifarsi il naso: pro e contro

La forma e le dimensioni del naso influenzano fortemente l’aspetto di un volto, motivo per cui la rinoplastica è una delle operazioni di chirurgia estetica più richieste da uomini e donne. Spesso un naso grande, con la gobba o a punta rende insopportabile l’immagine riflessa nello specchio, creando dei casi di dismorfobia.

Ricordiamo che si tratta di una vera operazione, che richiede un’anestesia generale  con la previsione di circa 8/10 per una ripresa estetica accettabile a causa dei lividi che inevitabilmente si vanno a formare. Viene eseguito in regime di day hospital o con al massimo una notte di degenza. Per due mesi occorrerà evitare qualsiasi tipo di trauma, rinunciando se possibile anche all’uso degli occhiali.

I pro della rinoplastica

La rinoplastica è quasi indolore e i risultati sono evidenti dopo pochissimo tempo, bastano 2/3 settimane per poter vedere un nuovo naso. La funzionalità rimane invariata e, in caso di rinosettoplastica, perfettamente ripristinata, riuscendo a eliminare fastidiosi problemi di respirazione.

Non produce cicatrici evidenti e può essere effettuata a tutte le età.

I contro della rinoplastica

Come abbiamo detto la rinoplastica è un intervento chirurgico e come tale esiste sempre una certa apprensione da parte dei pazienti ad approcciarsi alla sala operatoria.. Inoltre ha un costo abbastanza elevato, tanto da poter essere definito un investimento di bellezza.

La soluzione rinofiller: rifarsi il naso senza chirurgia

Il rinofiller è una tecnica recente che serve a rimodellare il naso, senza intervenire chirurgicamente, impiegando delle infiltrazioni di filler (solitamente acido ialuronico). La scelta del rinofiller deve partire dal presupposto che un bel naso non è necessariamente piccolo, bensì armonico con i lineamenti.

Attraverso il rinofiller è possibile ottenere ottimi risultati in questo senso, senza doversi sottoporre a un’operazione chirurgica, senza anestesia, senza dover subire tutto il processo postoperatorio e risparmiando tempo e soldi.

Rinolpastica e rinofiller a Roma

Rivolgendoti a Spheramed potrai avere un consulto medico specialistico che ti indirizzerà verso la tecnica più adeguata per il tuo caso. Nella nostra struttura di Roma si eseguono sia rinoplastiche che rinofiller.

Per avere maggiori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile compilare il form che segue o telefonare alla sede di Roma allo 0680691371.

Come rimuovere le macchie solari

Le macchie solari sono delle aree iperpigmentate, in cui è presente una gran quantità di melanina in uno spazio ristretto di cute.

Cause delle macchie solari

Le macchie cutanee possono avere molteplici cause: dall’avanzare dell’età a delle modifiche dei livelli ormonali. Fra queste annoveriamo anche le esposizioni solari eccessive.

Metodi per eliminare le macchie solari

Nel tempo sono state individuate diverse tecniche per eliminare le macchie solari, tra queste: peeling chimico, crioterapia, dermoabrasione ma soprattutto il trattamento laser con q-switched. Vediamo pro e contro.

Peeling chimico

Si tratta di un’esfoliazione accelerata della zona interessata mediante l’impiego di sostanze chimiche caustiche. Il peeling chimico può avere diversi livelli di profondità, in funzione del tipo di sostanza utilizzata e del tempo di applicazione. Pur essendo una metodica efficace, richiede grande attenzione nel periodo post trattamento. Non bisogna esporsi al sole per almeno 4 settimane, utilizzare sempre una crema ad altissima protezione e idratare continuativamente la pelle, che risulterà comunque estremamente secca. Alcuni agenti chimici risultano più efficaci di altri, ma nel contempo presentano maggiori controindicazioni, alcuni possono causare allergie, altri possono causare eritemi persistenti. In ogni caso è fondamentale rivolgersi a un medico estetico.

Crioterapia

Il trattamento si basa sull’abbassamento rapido e controllato della temperatura della zona interessata mediante l’uso di azoto liquido. Questa sostanza causa la distruzione delle cellule melanocitiche e quindi la scomparsa delle macchie. Dopo il trattamento appaiono delle crosticine, che non devono essere toccate finché non si staccano naturalmente. Solitamente per un risultato soddisfacente occorrono più sedute, durante le quali non serve anestesia poiché il trattamento non è né doloroso né invasivo.

Rimozione macchie solari con il laser q switched

Ad oggi il metodo più efficace per eliminare definitivamente le macchie solari è il laser q-switched, impiegato anche da Spheramed. Il laser emette una specifica lunghezza d’onda, che serve a frammentare la melanina in eccesso eliminandola naturalmente.

In particolare il Laser Q-Switched emette impulsi di elevata energia e si basa sul principio della fototermolisi selettiva, grazie alla quale il laser è in grado di colpire dei bersagli molto specifici, detti cromofori, come, appunto, il pigmento cutaneo scuro. Con il laser q-switched viene eliminato il danneggiamento non specifico del tessuto, e pertanto non ci sono esiti cicatriziali  e la ripresa della pelle è rapidissima.Rimozione macchie solari a Roma, Tivoli e Frosinone

Fra le cliniche specializzate nella rimozione delle macchie solari c’è Spheramed, nella sue sedi di Roma, Tivoli e Frosinone.

Per avere maggiori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile compilare il form che segue o telefonare alle nostre sedi:

  • Sede di Roma: 0680691371
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Biodermogenesi® contro le smagliature: come funziona?

La biodermogenesi® è uno dei trattamenti più accreditati per la cura delle smagliature, poiché ha il preciso scopo di aumentare l’ossigenazione e la vascolarizzazione della pelle, stimolando la rigenerazione cellulare.

Il suo successo è dato dal fatto che è, allo stato attuale, l’unico trattamento in grado di migliorare evidentemente l’aspetto delle smagliature, già dopo le prime sedute.

Cosa sono le smagliature

Partiamo dal capire l’origine del problema: le smagliature. Questi inestetismi, che accomunano moltissime donne, ma anche alcuni uomini, sono dovuti a degli strappi delle fibre della pelle, che non è sufficientemente elastica da resistere a forti sollecitazioni e stress, come accade ad esempio durante la gravidanza o con repentini cambi di peso.

Solitamente appaiono in alcune zone a rischio, come la pancia, i fianchi, il seno e le gambe. Le uniche cure sono la prevenzione, applicando creme e oli quotidianamente, oppure, se il danno già è fatto, fare un trattamento come la biodermogenesi®, che al momento è il più efficace per curare le smagliature.

Come funziona la biodermogenesi®

Questo trattamento impiega un macchinario, il Bi-one, che emette radiofrequenze e lievi scariche elettriche, andando a colpire gli strati profondi del derma, stimolando così la rigenerazione cellulare.

A differenza degli altri trattamenti non agisce solo sulle striature in maniera superficiale, bensì in profondità, poiché stimola l’attività cellulare.

Quando usare la biodermogenesi® contro le smagliature

Il trattamento delle smagliature con biodermogenesi® è adatto a tutti, in quanto non è doloroso e non provoca effetti collaterali particolari. Viene solo consigliato di rimandare le sedute se ci sono infezioni in atto sulla pelle, se si è in gravidanza o in allattamento.

È ovvio che pur essendo un trattamento non invasivo deve essere svolto da personale medico abilitato e qualificato.

Biodermogenesi® a Roma, Tivoli e Frosinone

Fra le cliniche specializzate nel trattamento delle smagliature con biodermogenesi® c’è Spheramed, nella sue sedi di Roma, Tivoli e Frosinone.

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Lifting non chirurgico a ultrasuoni con Ultherapy

Bisturi, aghi e tempi di recupero vengono totalmente eliminati, mentre i risultati sono più che stupefacenti. Queste le caratteristiche dell’innovativo lifting non chirurgico con Ultherapy. Una procedura nata negli Stati Uniti e approvata dalla FDA – Food and Drugs Administration – già accolta da numerosi VIP, di Holywood e non solo.

Da dove vengono le rughe

I primi segni dell’età riguardano inizialmente la fronte, da qui si propagano prima nell’area perioculare, in particolare nella zona delle sopracciglia. A causa di ciò lo sguardo perde di vivacità e profondità. A seguire si svuotano guance e collo, si formano le rughe ai lati della bocca, perde definizione anche la linea del volto, con conseguente appesantimento del sottomento.

Tutti questi sintomi sono dovuti a null’altro che alla perdita di collagene, una proteina che fornisce sostegno alla pelle e ai tessuti connettivi profondi. La minor quantità di collagene che riguarda gli strati superficiali provoca la comparsa di rughe, mentre quella che interessa i tessuti connettivi profondi rende la pelle meno resistente alla forza di gravità.

Come funziona Ultherapy

Il lifting non chirurgico effettuato con Ultherapy consente di rassodare e distendere la pelle del viso utilizzando gli ultrasuoni microfocalizzati. Questi ultimi penetrano in profondità, lasciando intatta la superficie cutanea, agendo direttamente sul collagene del derma e sulla fascia muscolare, che si contraggono. A conseguenza di ciò viene stimolata la produzione di collagene, ricompattando e distendendo di riflesso la pelle. Gli ultrasuoni di Ultherapy intervengono da 1,5 mm a 4,5 mm dalla superficie cutanea, perciò possono essere impiegati per diversi gradi di invecchiamento e in tutte le zone prima descritte: perioculare, guance, collo e décolleté.

Risultati, tempi e controindicazioni di Ultherapy

Il lifting non chirurgico con Ultherapy è adatto a qualsiasi età, a qualsiasi tipo di pelle e può essere effettuato in ogni periodo dell’anno, poiché, a differenza di quanto avviene con il laser, non si deve evitare l’esposizione al sole.

Basta una sola seduta per ottenere risultati, della durata di 30-90 minuti e senza nessun tipo di convalescenza. I risultati non saranno visibili immediatamente, ma in un massimo di 60 giorni si otterrà un risultato stabile, con una pelle evidentemente più compatta e levigata. Per non perdere i risultati ottenuti il protocollo va ripetuto periodicamente.

Non esistono controindicazioni a lifting non chirurgico con Ultherapy, la sicurezza di Ultherapy è confermata da oltre 90 studi clinici e da pubblicazioni scientifiche riconosciute dalla CE e dall’FDA. L’unico effetto collaterale riscontrabile è un rossore che appare dopo la seduta e che dura qualche ora. È possibile, inoltre, che l’area trattata risulti indolenzita e che, in rari casi, si presentino piccoli lividi che scompaiono in poco tempo e che non precludono le normali attività quotidiane.

Ultherapy a Roma, Frosinone, Viterbo e Tivoli

Fra le cliniche specializzate e autorizzate ad attuare il protocollo Ultherapy c’è Spheramed, nelle sue sedi di Roma, Frosinone, Viterbo e Tivoli. Il dott. Terracina ha ricevuto il training formativo riconosciuto e richiesto per effettuare il lifting non chirurgico con questa innovativa tecnica.

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Come funziona il laser q-switched per eliminare i tatuaggi

La scelta di avere un tatuaggio sulla pelle spesso non è per sempre, ce lo confermano le statistiche che negli ultimi anni hanno visto, da una parte la crescita del numero di persone tatuate, dall’altra la crescita di chi si rivolge a degli specialisti per richiederne la rimozione.

Negli anni molteplici tecnologie si sono susseguite per effettuare la rimozione dei tatuaggi, ad oggi la più efficace è quella che prevede l’impiego di laser q-switched, vediamo di cosa si tratta e come funziona.

Rimozione tatuaggi con laser q-switched

Effettuare un tatuaggio significa iniettare nella cute un colorante che viene assorbito dai fibroblasti del derma, dove rimane confinato per sempre a livello del derma superficiale. Un tatuaggio professionale si differenzia da uno amatoriale per la densità dell’inchiostro e per la profondità con cui questo penetra nel derma, ciò determina una maggiore facilità nell’eliminare un tattoo amatoriale rispetto a uno professionale.

Il laser Q-Switched riesce a generare un impulso estremamente potente in tempi brevissimi, riuscendo a distruggere il pigmento. Quello più profondo viene eliminato dalle cellule fagocitarie, quello superficiale viene espulso per via transepidermica. Altro vantaggio del laser q-switched per l’eliminazione dei tatuaggi è che la brevità del tempo di emissione permette di indirizzare l’effetto termico alla sola area da colpire, evitando che i tessuti circostanti vengano lesi.

Laser Q-Plus della Quanta System

I pigmenti dei tatuaggi sono composti da molteplici colori, per ognuno di essi occorre una differente lunghezza d’onda del tatuaggio. La tecnologia del laser Q-Plus della Quanta System impiegato da Spheramed utilizza tre lunghezze d’onda nd:YAG q-switched: 1064 nm,694 nm e 532 nm. Ad esempio lavorando nell’infrarosso (1064 nm) si trattano i tatuaggi scuri, mentre con la luce verde (532 nm) si agisce sul colore

Questo dato ci rassicura sul fatto che tutti i tipi di tatuaggio possono essere rimossi, non esistono colori più difficili di altri se si impiega una tecnologia in grado di riconoscerli tutti, come quella del laser q-switched.

Rimozione tatuaggi a Roma

Fra le cliniche specializzate nella rimozione dei tatuaggi c’è Spheramed, nella sua sede di Roma.

Per avere maggiori informazioni o per fissare un appuntamento è possibile compilare il form che segue o telefonare allo 0680691371.

Come rimodellare le braccia

Con l’età o a causa di un dimagrimento eccessivo la pelle delle braccia può cedere e diventare cadente. Questi inestetismi diventano molto frequenti nelle donne dopo i 50 anni, ovvero dopo la menopausa, ma possono presentarsi anche nelle più giovani a causa di scarsa tonicità dei tessuti cutanei e di accumuli di adipe.

Questo inestetismo può essere corretto nei casi più lievi con la medicina estetica, mentre in quelli più evidenti con la chirurgia plastica, vediamo insieme.

Rimodellare le braccia con i laser e la radiofrequenza

Uno dei trattamenti che può essere utilizzato per il rimodellamento delle braccia è quello che utilizza il laser e la radiofrequenza frazionata. Il laser combinato alla radiofrequenza permette di restituire compattezza e tono alla pelle delle braccia. La combinazione di radiofrequenza e laser permette ai tessuti di riacquistare tono in maniera veloce ed indolore (le sedute hanno infatti una durata variabile tra i 30 ed i 60 minuti). Al termine della seduta si preenterà un leggero rossore con probabile gonfiore sulla zona trattata che scomparirà in poco tempo dopoil trattamento.

Rimodellare le braccia con il laserlipolisi

La tecnica del laserlipolisi permette di sciogliere i cuscinetti adiposi grazie a un particolare laser il quale agirà anche stimolando il derma. Il laser infatti agisce trasmettendo energia termica la quale rompe le cellule adipose facendo fuoriuscire il grasso, Gli accumuli di grasso sciolti in questa maniera verranno smaliti dall’organismo stesso attraverso i reni ed il fegato. Lo smaltimento del grasso da parte dell’organismo può essere accelerato da messaggi drenanti che accelereranno la scomparsa di eventuali edemi e ecchimosi comparse in seguito al trattamento.

Lifting delle braccia o brachioplastica

Nei casi in cui gli inestetismi alle braccia sono più evidenti è necessario procedere con una operazione di brachioplastica, ovvero con il lifting alle braccia. Questo intervento è un’operazione chirurgica che consiste nell’aspirazione tramite liposuzione dell’adipe in eccesso e nell’eliminazione della pelle in eccedenza tramite incisione sotto l’ascella.

In base all’entità dell’intervento questo può essere effettuato in anestasia locale con sedazione o in anestesia generale.

Alla fine dell’intervento verrà applicato un bendaggio da tenere per qualche giorno dopo l’intervento. L’attività fisica potrà essere ripresa dopo circa 3-4 settimane.

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